Gestione finanziaria

Scenario di riferimento

Nel corso del 2021 la parte a breve termine della curva dei tassi, dopo le turbolenze registrate nel 2020 a seguito degli eventi legati alla pandemia COVID-19, si è stabilizzata a nuovi livelli di minimo. La parte a medio/lungo termine dei tassi è stata oggetto di vari movimenti rialzisti registrati nel primo trimestre, dopo il periodo estivo e, in modo più deciso, a partire da dicembre 2021.

La Banca Centrale Europea mantiene i tassi invariati da marzo 2016, con il tasso di riferimento pari a 0%. Esaminando il tasso euribor a sei mesi si rileva che il parametro, in territorio fortemente negativo, è posizionato su un livello pari a -0,48%.

Le quotazioni dei tassi fissi, riflesse nei valori dell’IRS, a seguito dei movimenti al rialzo sono tornati in territorio positivo per tutte le scadenze di medio e lungo termine, toccando livelli che non si registravano da inizio 2019.

Attività svolta

Nel corso del 2021 è proseguita l’attività volta a consolidare la struttura finanziaria del Gruppo Iren. L’evoluzione dei fabbisogni finanziari viene monitorata attraverso un’attenta pianificazione, che consente di prevedere la necessità di nuove risorse tenuto conto dei rimborsi dei finanziamenti in essere, dell’evoluzione dell’indebitamento, degli investimenti, dell’andamento del capitale circolante e dell’equilibrio delle fonti tra breve e lungo termine.

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo Iren prevede, ai fini dell’ottimizzazione finanziaria per le società, l’adozione di una gestione accentrata in Iren delle operazioni di tesoreria nella Capogruppo, delle operazioni di finanziamento a medio/lungo termine e del monitoraggio e gestione del rischio finanziario. Iren intrattiene rapporti con i principali Istituti di Credito italiani e internazionali al fine di ricercare le forme di finanziamento più adatte alle proprie esigenze e le migliori condizioni di mercato.

Con riferimento alle operazioni compiute nel 2021 si evidenzia che nel mese di marzo è stata utilizzata una prima tranche di 5 milioni di euro del finanziamento CEB (Council of Europe Development Bank – Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa) di complessivi 80 milioni di euro, sottoscritto a maggio 2020 a supporto del piano di investimenti nelle infrastrutture idriche.

I finanziamenti diretti con BEI e CEB, con durata fino a 16 anni, non utilizzati e disponibili risultano pari complessivamente a 295 milioni di euro.

Come riportato nei “Fatti di rilievo dell’esercizio”, per quanto riguarda le operazioni di mercato, a valere sul Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 4 miliardi di euro, nel mese di ottobre si è perfezionata un’emissione TAP, collocata all’interno del quarto Green Bond, di ammontare pari a 200 milioni di euro, con cedola lorda annua pari a 0,25% e scadenza 17 gennaio 2031. Il titolo ha rating Fitch BBB ed è quotato presso il mercato regolamentato della borsa irlandese, dove è stato depositato il prospetto informativo, e presso il mercato ExtraMOT di Borsa Italiana.

Ai fini dell’ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo è proseguita l’attività di Liability Management e nel mese di giugno si è dato corso al rimborso anticipato volontario di finanziamenti in portafoglio della capogruppo per complessivi 35 milioni di euro.

Nell'ambito del Gruppo l’esposizione consolidata si riduce per l’estinzione anticipata dei mutui di Scarlino Energia, Alfa Solutions (già Studio Alfa) e Nove per complessivi 18 milioni di euro; il mutuo di Futura, consolidata a partire da fine marzo 2021, di ammontare pari a 21 milioni di euro, è stato estinto anticipatamente nel mese di aprile unitamente alle relative coperture del rischio tasso.

L’indebitamento finanziario da finanziamenti, che non include le passività finanziarie iscritte in applicazione dell’IFRS 16, al termine del periodo è costituito al 14% da prestiti e all’86% da obbligazioni.

Per quanto concerne i rischi finanziari, il Gruppo Iren è esposto a diverse tipologie di rischio, tra i quali rischi di liquidità, rischi di variazione nei tassi di interesse e di cambio. Nell’ambito dell’attività di Risk Management, al fine di limitare i rischi di variazione nei tassi di interesse, il Gruppo utilizza contratti di copertura, seguendo un’ottica non speculativa. Nel periodo non sono stati perfezionati nuovi contratti di Interest Rate Swap.

Al termine del periodo la quota di debito a tasso variabile non coperta con strumenti derivati è pari all’1% dell’indebitamento finanziario da finanziamenti, in linea con l’obiettivo del Gruppo Iren di mantenere un’adeguata protezione da significativi rialzi del tasso di interesse.

Nel suo complesso l’attività svolta è finalizzata al rifinanziamento del debito in un’ottica di miglioramento della struttura finanziaria, di riduzione strutturale del costo del capitale e di allungamento della durata media dell’indebitamento finanziario.

La composizione dell’indebitamento finanziario da finanziamenti per scadenza e per tipologia di tasso, confrontata con la situazione al 31 dicembre 2020, è riportata nel seguente grafico.

 

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Rating

Il 9 dicembre 2021 l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha assegnato, per la prima volta al Gruppo Iren, il rating per il merito di credito a lungo termine al livello “BBB-” con outlook “Positivo”. Lo stesso rating è attribuito anche al debito senior non garantito.

Il giudizio “Investment Grade” da una seconda agenzia, dopo Fitch, esprime il solido posizionamento del Gruppo in Italia, con un’ampia diversificazione delle attività soprattutto in settori regolati e una significativa presenza territoriale. Gli investimenti previsti dal nuovo Piano Industriale, prevalentemente destinati alla crescita organica e alla transizione energetica, combinati con un continuo miglioramento atteso delle metriche di credito, supportano l’outlook “positivo”. Dal punto di vista finanziario, il livello di rating assegnato esprime anche il buon profilo di liquidità del Gruppo.

Sempre in tale contesto, il 22 dicembre l’agenzia Fitch ha confermato per Iren il suo giudizio “BBB” con outlook “Stabile”. Anche tale giudizio si basa principalmente sull’analisi del Piano Industriale al 2030, con particolare riferimento agli investimenti previsti in rapporto alla struttura finanziaria. Il mantenimento di un portafoglio di business formato prevalentemente da attività regolate e semi regolate, la creazione di valore e la stabilità garantita dall’integrazione dei vari business sono elementi ritenuti positivi dall’agenzia di rating, unitamente al profilo di liquidità del Gruppo.

A sostegno del profilo di liquidità del Gruppo e del livello di rating, Iren dispone delle anzidette linee di finanziamento a medio lungo termine sottoscritte e disponibili ma non utilizzate per 295 milioni di euro, che si aggiungono alle disponibilità liquide correnti.