Emissioni evitate dai processi

Le emissioni in atmosfera (misure ai camini, calcoli indiretti, numero episodi di perdite ecc.) vengono monitorate dal Gruppo con grande attenzione, per individuare provvedimenti specifici per ridurle e verificare periodicamente i risultati raggiunti.

La generazione elettrica da fonti rinnovabili produce rilevanti effetti positivi sulla riduzione delle emissioni, così come l’assetto prevalentemente cogenerativo (produzione di energia elettrica e termica che alimenta le reti di teleriscaldamento) del parco termoelettrico del Gruppo contribuisce significativamente a contenere le emissioni specifiche di gas serra.

Tutti gli impianti di produzione energetica sono alimentati da fonti rinnovabili, rifiuti o gas naturale, adottano tecnologie di combustione a basse emissioni e di riduzione degli inquinanti (catalizzatori per la riduzione di CO ed NOX). Sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni consentono la rilevazione in tempo reale dei principali inquinanti e il miglioramento dell’efficienza del processo di combustione delle centrali di cogenerazione, di quelle termiche di taglia maggiore e dei termovalorizzatori. Questi ultimi, inoltre, sono tenuti, in forza delle relative Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), ad osservare limiti emissivi più stringenti di quelli previsti dalla normativa nazionale.

Gli impianti di produzione energetica di potenza superiore a 50 MW sono obbligati, in base alla normativa ambientale I.P.P.C. e alle relative AIA, al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, con adeguamenti alle migliori tecnologie disponibili per diminuire progressivamente l’inquinamento per le diverse matrici ambientali, comprese le emissioni in atmosfera.

La combustione del biogas prodotto in discarica produce la massima riduzione delle emissioni di metano e di eventuali altri gas serra, seppure con trasformazione in CO2 che ha un potenziale effetto serra di 28 volte inferiore a quello del metano.

Oltre al monitoraggio e al contenimento delle emissioni degli impianti di produzione energetica, il Gruppo Iren contribuisce sempre di più alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso specifici investimenti e progetti, quali ad esempio:

  • gli accumulatori di calore che assorbono la capacità produttiva degli impianti nei periodi in cui la richiesta è bassa e la riutilizzano per gestire in modo efficiente i picchi di domanda;
  • il teleriscaldamento che sfrutta il calore prodotto in cogenerazione, sostituendo le tradizionali caldaie condominiali e riducendo il consumo di gas naturale;
  • la raccolta differenziata e il recupero di materia da rifiuti che consentono di evitare le emissioni che i materiali avrebbero prodotto se avviati a smaltimento e producono un impatto positivo sull’ambiente, per esempio, attraverso il riutilizzo della plastica, anche in sostituzione ai combustibili fossili, e la produzione di compost e biometano da rifiuti organici;

la mobilità sostenibile e la riduzione degli spostamenti dei dipendenti tramite smart working e forme di lavoro agili.

emissioni

1 Il calcolo considera come parametro di riferimento le emissioni del sistema termoelettrico nazionale pari a 452,268 kgCO2/MWh nel 2021, 457,059 kgCO2/MWh nel 2020 e 479,01 kgCO2/MWh nel 2019 (dati Terna e PNA). I dati comprendono anche la riduzione di emissioni dagli accumulatori di calore.
2 Il calcolo considera la riduzione di emissioni dalla produzione di energia elettrica da impianti idroelettrici e fotovoltaici, confrontata con il mix termoelettrico tradizionale.
3 La CO2 evitata da rifiuti tiene conto di: - produzione da fonti biogeniche: energia elettrica prodotta da biogas (discariche e biodigestori), elettricità e calore prodotti da WTE, assumendo il 51% della produzione complessiva dei WTE come fonte rinnovabile (fonte GSE) e, nel caso in cui vi sia anche produzione di energia termica, convertendo in energia elettrica l’energia termica secondo fattori specifici (per PAI=1/6,88, per TRM=1/4,5, per Piacenza=1/6) e applicando il parametro di riferimento nazionale (v. nota 1); - raccolta differenziata: correlazione tra le tonnellate di rifiuti riciclati più rilevanti (carta e cartone, plastica, organico e verde, legno, ferro, vetro) e le tonnellate di CO2 equivalenti risparmiate (Fonte: Waste management options and climate change EC-AEA 2001); - recupero materia: emissioni evitate dai principali materiali recuperati in impianti del Gruppo che sono stati sottratti ad incenerimento (plastica, beni durevoli, altri materiali) o dalla materia prima seconda prodotta dal loro recupero (compost, bluair).
4 Il calcolo considera la quantità di biogas dei depuratori da cui è stata prodotta energia elettrica.
5 Sono state considerate le iniziative interne al Gruppo (es. efficientamento energetico di impianti/processi, mobilità elettrica).

 

Nel Piano Industriale al 2030 il Gruppo prevede di evitare quasi 2,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2eq grazie alla raccolta differenziata e al recupero di materia ed energia dai rifiuti.

Emissioni

 

Emissioni di NOX e SOX evitate1(t) 2021 2020 2019

Ossidi di azoto (NOX)

546

467

690

Ossidi di zolfo (SOX)

229

271

435

1 Il calcolo considera le emissioni che, a parità di quantitativi di energia prodotti, sarebbero state generate da caldaie condominiali e dal parco elettrico nazionale, sottraendo le emissioni effettivamente prodotte dagli impianti del Gruppo.