Raccolta rifiuti
Il Gruppo Iren opera nel settore della raccolta dei rifiuti con diversi approcci, a seconda dei rapporti in essere con i soggetti affidatari del servizio:
- in qualità di gestore, sulla base di affidamenti di lungo periodo, in 171 Comuni nelle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia (Iren Ambiente), La Spezia (Acam Ambiente), Vercelli (ASM Vercelli) e nella città di Torino (Amiat). In questi ambiti il Gruppo collabora con gli Enti di regolazione alla definizione degli obiettivi e alla progettazione dei sistemi di raccolta;
- in qualità di appaltatore, nel caso della società San Germano, come supporto operativo di Enti locali o di altri gestori, in altri 129
Nel 2021 il Gruppo ha effettuato il servizio di raccolta rifiuti urbani in un bacino di circa 3 milioni di abitanti, in cui sono state gestite circa 2,7 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (circa 358.000 tonnellate raccolte da San Germano).
Anche per il 2021, per affrontare l’emergenza Covid-19 il Gruppo ha organizzato il servizio di raccolta adottando specifiche modalità, in linea con le previsioni delle Autorità territoriali: in Liguria è proseguita la raccolta dedicata dei rifiuti prodotti dalle famiglie con situazioni di contagio o quarantena; in Piemonte e in Emilia-Romagna, invece, in presenza di casi di contagio o quarantena, è stata disposta la sospensione della differenziazione dei rifiuti, in modo da avviarli a smaltimento tramite termovalorizzazione, ritenuta la modalità più idonea per garantire salute e sicurezza. Inoltre, nel territorio emiliano, è proseguito il servizio di raccolta al piano nei casi di necessità. In tutte le sedi del Gruppo sono installati sistemi di raccolta differenziata finalizzata ad incrementare il riciclo dei materiali e sono attuate politiche di contenimento dell’utilizzo della carta attraverso la dematerializzazione e l’informatizzazione dei processi.
Prevenire la produzione di rifiuti, aumentare i livelli di raccolta differenziata e riciclare i rifiuti sono obiettivi fondamentali delle politiche di gestione, perché consentono di ridurre i fabbisogni di smaltimento e quindi l’impatto ambientale complessivo. Oltre a specifiche campagne di comunicazione e informazione che mirano a sensibilizzare i cittadini a ridurre la produzione di rifiuti, il Gruppo Iren adotta sistemi di raccolta avanzati (porta a porta, isole ecologiche con riconoscimento d’utenza, tariffazione puntuale) che contribuiscono a conseguire livelli di raccolta differenziata eccellenti: nel 2021 il Gruppo ha raggiunto il 70,3% (69,3% nel 2020), rispetto a una media nazionale del 63%.
Nel sistema offerto ai cittadini per accrescere i risultati dalla raccolta differenziata, risulta particolarmente rilevante la presenza di 317 Centri di Raccolta (151 nelle aree di operatività di San Germano), dove è possibile conferire liberamente le differenti tipologie di rifiuto all’interno di contenitori di grandi dimensioni. Completano l’insieme dei servizi il ritiro degli ingombranti a domicilio e i servizi dedicati alle imprese per la gestione dei rifiuti assimilati agli urbani.
Delle 1.370.384 tonnellate di rifiuti urbani raccolti nei territori in cui il Gruppo opera come gestore, 960.162 tonnellate sono rifiuti differenziati. Anche nei comuni serviti da San Germano si sono ottenuti risultati positivi con 244.969 tonnellate di urbani differenziati raccolti (in crescita del 13% rispetto al 2020).
Nel 2021 la percentuale di raccolta differenziata è ancora una volta migliorata, arrivando all’81% nelle aree di Parma e Reggio Emilia e migliorando sensibilmente anche nella città di Torino (52,9% rispetto al 50,7% del 2020).
In coerenza con le direttive di settore e le programmazioni territoriali, il Gruppo ha confermato nel Piano Industriale al 2030 l’impegno a conseguire un’ulteriore crescita della raccolta differenziata per raggiungere a livello di bacino servito il 76,2% al 2030, attraverso il continuo sviluppo dei servizi di raccolta di prossimità e domiciliari e dei sistemi di tariffazione puntuale.
A fine 2021, gli abitanti dei territori storici serviti da sistemi di misurazione puntuale sono il 26% del totale, in crescita rispetto al 18% del 2020 e in linea con l’obiettivo del 64% previsto nel Piano industriale al 2030.
Per lo sviluppo e la gestione sempre più efficiente della raccolta, si evidenzia l’importanza del progetto di informatizzazione dei processi (JustIren) avviato nel 2020 a Torino ed esteso progressivamente nel 2021 negli altri territori (Emilia, La Spezia e Vercelli). Una volta a regime, JustIren consentirà di ottenere importanti benefici ambientali, grazie all’ottimizzazione dei servizi di raccolta, della logistica di conferimento dei rifiuti, del monitoraggio dei servizi resi sul territorio e dell’estensione della modalità di tariffazione puntuale.
I rifiuti differenziati, in crescita del 4% rispetto al 2020, vengono avviati a recupero attraverso le piattaforme specializzate e le filiere di settore, grazie alle convenzioni in essere con i Consorzi aderenti al Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), o attraverso operatori privati.
Recupero, trattamento e smaltimento rifiuti
Per garantire un’efficace gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, il Gruppo è impegnato anche nel trattamento e nello smaltimento, nel recupero di materia e nella valorizzazione della risorsa rifiuto per la produzione di energia elettrica, calore e biogas, attraverso un articolato sistema impiantistico. Nel 2021 il parco impianti del Gruppo si è ampliato, grazie sia alla realizzazione di nuovi impianti sia alle nuove società acquisite. Nell’autunno del 2021 è entrato in funzione il nuovo impianto di recupero plastica e produzione Bluair® di San Giorgio di Nogaro e, nello stesso periodo, sono stati assegnati i lavori per il nuovo impianto di valorizzazione del legno di Vercelli. Per quanto riguarda le nuove acquisizioni, il Gruppo si è arricchito di un impianto di valorizzazione della raccolta differenziata (A.M.A.) e di una linea di compostaggio (Futura), oltre che di diversi altri impianti di stoccaggio e trasferenza, trattamento liquidi, trattamento meccanico- biologico (TMB).
Gli impianti di proprietà del Gruppo Iren, al 31/12/2021 sono i seguenti:
Impianti | Numero | |
---|---|---|
Termovalorizzatori | 3 | |
Discariche attive | 4 | |
Stoccaggio e trasferenza | 22 | |
Trattamento rifiuti liquidi | 6 | |
Recupero di materia | 15 | |
Trattamento e valorizzazione dei rifiuti organici | 4 | |
Trattamento meccanico-biologico | 5 |
Come già evidenziato in precedenza, nel Piano Industriale al 2030, il Gruppo ha dimostrato un impegno significativo nella chiusura del ciclo dell’economia circolare, prevedendo ingenti investimenti in numerosi nuovi impianti per il recupero della frazione organica, con produzione di compost e biometano, per il recupero di carta, plastica e legno, con la produzione di materiali che vengono reintrodotti sul mercato: l’obiettivo è arrivare a 2,3 milioni di tonnellate di capacità di recupero materia dai rifiuti in impianti di proprietà.
La produzione del biometano
Gli impianti di Cairo Montenotte e Santhià sono due impianti di valorizzazione dei rifiuti organici, che dal 2021 producono, oltre a compost di qualità, biometano, un gas naturale che deriva dalla raffinazione e purificazione del biogas prodotto durante la fase di digestione anaerobica dei rifiuti organici e della frazione verde. Si tratta del prodotto virtuoso della gestione sostenibile dei rifiuti, in questo caso derivante dalla trasformazione della frazione organica che costituisce oggi circa il 40% del totale dei rifiuti prodotti.
Il processo, definito upgrading, permette di aumentare le percentuali di metano contenute nel biogas, fino a raggiungere circa il 99% all’interno della miscela. In questo modo, le caratteristiche energetiche e gli utilizzi del biometano corrispondono a tutti gli effetti a quelle del metano naturale, con due sostanziali differenze: non viene estratto dalle viscere della terra, eliminando pericoli di estrazione e trasporto, e viene ottenuto da materie prime rinnovabili e reperibili vicino all’impianto di produzione.
Il biometano è a tutti gli effetti una fonte rinnovabile di energia, esempio di economia circolare e supporto indispensabile per la decarbonizzazione, per esempio del settore della mobilità, che concorre alla riduzione dell’uso dei combustibili fossili, principale fonte di emissione dei gas climalteranti.
Nel Piano Industriale, il Gruppo Iren ha posto tra gli obiettivi legati all’economia circolare, la produzione di circa 57 milioni di metri cubi di biometano al 2030.
Nel 2021 sono state gestite complessivamente 3,6 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 385.744 t raccolte da San Germano (tali quantità non sono comprese nelle ripartizioni che seguono).
La componente differenziata dei rifiuti è in crescita rispetto al 2020, grazie sia all’incremento della raccolta differenziata nei territori storici sia ai nuovi impianti di recupero materia e di compostaggio. Questa frazione dei rifiuti può essere avviata direttamente a recupero oppure può transitare da impianti o piazzole di stoccaggio del Gruppo, dove viene selezionata e/o trattata prima della sua destinazione finale.
La componente indifferenziata dei rifiuti è destinata a diverse modalità di smaltimento, nella ricerca della migliore valorizzazione della risorsa rifiuto che vede nel recupero di energia, attraverso la termovalorizzazione, la soluzione più efficace dal punto di vista ambientale. L’incremento significativo registrato nel 2021 nei quantitativi dei rifiuti speciali e indifferenziati gestiti è dovuto all’ingresso nel perimetro del Gruppo delle società della ex Divisione Ambiente Unieco che, come descritto in precedenza, svolgono attività di intermediazione e gestiscono diversi impianti per il trattamento dei rifiuti, discariche e trattamento meccanico-biologico (TMB). Quest’ultima tipologia di impianti consente di selezionare meccanicamente i rifiuti indifferenziati, intercettando la frazione organica in essi presente che, una volta stabilizzata biologicamente, può essere avviata a recupero. Nel 2021, circa 275.000 tonnellate di rifiuti sono state trattate nei TMB di proprietà del Gruppo.
Il 43% dei rifiuti gestiti nel 2021 è stato destinato alla filiera del recupero di materia, in impianti del Gruppo e di terzi. I rifiuti avviati a discarica rappresentano circa il 12% del totale, in aumento rispetto al 5% del 2020 a causa della variazione di perimetro.
1 Il Gruppo non tratta rifiuti di tipo radioattivo. Negli impianti sono presenti specifiche procedure di gestione e controllo che prevedono che eventuali rifiuti con carico radioattivo intercettati prima dell’ingresso agli impianti (es. rifiuti domestici/sanitari di origine medica) siano ispezionati da esperti qualificati, stoccati in apposite aree di quarantena e avviati a smaltimento soltanto quando la carica radioattiva sia decaduta.
La quota di rifiuti non recuperabile come materia è stata avviata per il 47% a recupero energetico e per la parte restante ad altre operazioni di smaltimento o in discarica.
Anche nel 2021, nessun rifiuto è stato inviato a incenerimento senza recupero energetico. Rispetto al totale dei rifiuti gestiti dal Gruppo nel 2021, soltanto il 3% risulta di tipo pericoloso1 (circa 14.300 tonnellate a recupero di materia e circa 89.000 tonnellate a smaltimento).