Relazioni sindacali e industriali

Il Gruppo Iren presta da sempre la massima attenzione a corrette relazioni industriali, basate sulle normative, sulla contrattazione collettiva nazionale e aziendale, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali (CCNL) di riferimento e dei principi del Codice Etico, con particolare riferimento alle convenzioni ILO (si veda nota p. 92). Iren e le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) hanno sottoscritto un Protocollo relazioni industriali di Gruppo che detta le regole per la disciplina dei rapporti tra le Parti e attraverso cui è posto in essere un modello, basato sulla condivisione delle scelte aziendali, improntato alla valorizzazione della persona-lavoratore che, per uno sviluppo sano, deve essere coinvolto e crescere insieme all'intera organizzazione. Le scelte condivise sviluppano un senso di appartenenza e allo stesso tempo pongono al centro il lavoratore. Il Protocollo determina le modalità di approccio delle relazioni industriali che poggiano su tre pilastri: contrattazione, partecipazione e regole.

Le relazioni industriali si articolano su tre livelli: 

  • di Gruppo, sulle tematiche di interesse generale e/o trasversali ai business e ai territori e sull'andamento e lo sviluppo dei settori di attività, ovvero politiche industriali, indirizzi su assetti organizzativi, risultati economici di Gruppo e dei settori di business, processi di armonizzazione degli accordi aziendali, di coordinamento dei CCNL di riferimento e di integrazione aziendale;
  • aziendale, sulle tematiche che riguardano le singole Società o aggregati di Società, per la quale è stata costituIta una Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU);
  • territoriale, sulle tematiche che riguardano la singola unità produttiva, a valle del livello aziendale, o sulle tematiche che riguardano più Società dislocate sullo stesso

Sono, inoltre, definite modalità di sviluppo delle relazioni basate sull’informazione alle Organizzazioni Sindacali, il confronto e la consultazione (scambi di informazioni e valutazioni, acquisizione di pareri, richieste o indicazioni delle Organizzazioni Sindacali, verifica di fenomeni su materie specificamente individuate per ricercare possibili convergenze) e la contrattazione (discussione tra le Parti finalizzata al raggiungimento di accordi che hanno forza vincolante per le stesse).

Il Protocollo relazioni industriali di Gruppo, inoltre, istituisce due organismi partecipativi: il Coordinamento Nazionale RSU e i Comitati Esecutivi RSU, mentre per l'approfondimento di specifiche tematiche sono previsti Comitati bilaterali (ambiente e sicurezza, formazione e addestramento, pari opportunità e welfare).

Le relazioni industriali anche nel 2021 sono state caratterizzate e influenzate quasi integralmente dall’emergenza sanitaria Covid-19 e il Protocollo ha facilitato, in un contesto di grande criticità, i rapporti tra il Gruppo e le Organizzazioni Sindacali. La legislazione emergenziale ha contribuito in tal senso, infatti, sulla scorta di quanto previsto dal DCPM 11 marzo 2020, il Governo e le Parti Sociali hanno sottoscritto (14 marzo 2020) il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. In tale contesto, hanno continuato ad operare i 9 Comitati per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo nazionale, costituiti nel marzo 2020 a livello territoriale e settoriale (composti da rappresentanti aziendali, OO.SS., RLS e Medico Competente), che nel corso dell’anno hanno svolto 25 incontri con l’obiettivo di monitorare e gestire eventuali criticità determinate dall’emergenza sanitaria.

A livello di Gruppo, in continuità con il 2020, sono stati sottoscritti con le OO.SS. vari accordi, con la finalità condivisa di ricercare e adottare soluzioni per la gestione dell’attività lavorativa in fase emergenziale. Nel 2021 sono stati sottoscritti quattro accordi di carattere temporaneo, aventi tutti ad oggetto misure aziendali per la gestione dell’emergenza Covid-19, in linea con le disposizioni normative emanate dal Governo.

Considerando il perdurare nel 2021 delle criticità determinate dalla pandemia, che hanno determinato anche l'impossibilità di effettuare incontri in presenza con le Organizzazioni Sindacali, le relazioni industriali e i relativi accordi sottoscritti hanno avuto come elemento centrale la flessibilità, la formazione e la digitalizzazione che determinano nuove forme di organizzazione del lavoro, coinvolgendo nel processo di cambiamento anche le relazioni industriali. In relazione a questi temi e in applicazione della normativa nazionale di regolazione del Fondo Nuove Competenze, il Gruppo e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto, il 28 maggio 2021, un accordo Fondo Nuove Competenze, avente la finalità centrale di puntare fortemente sulla formazione e la riqualificazione del personale con l’obiettivo di:

  • sviluppare progetti e interventi per determinare un profondo cambiamento culturale, con un’organizzazione del lavoro basata su processi, obiettivi e risultati, nonché su una flessibilità degli orari tale da favorire la giusta conciliazione fra vita privata e professionale;
  • far acquisire e/o ampliare le competenze digitali, tecnologiche e le soft skill, quale leva fondamentale per supportare i processi di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi e lo sviluppo professionale.

In prosecuzione dell’accordo sottoscritto nel 2020 con le Organizzazioni Sindacali, anche nei primi mesi dell’anno è stato utilizzato il meccanismo delle ferie solidali, donate da lavoratori e aziende del Gruppo a favore di chi avesse esaurito la spettanza ferie, per adeguare la presenza lavorativa del personale alle situazioni di riduzione o sospensione delle attività senza impattare sulle retribuzioni.

Inoltre, il 28 giugno 2021, è stato sottoscritto l’accordo relativo al Premio di risultato 2021, strumento fondamentale per la redistribuzione della redditività aziendale e tra le principali leve per stimolare il coinvolgimento dei lavoratori sull’andamento e sul miglioramento delle performance del Gruppo.

Le prassi consolidate prevedono che, in caso di modifiche organizzative significative (costituzione di nuove unità organizzative o variazioni dell’organizzazione del lavoro), la Direzione aziendale informi le Organizzazioni Sindacali, ricercando per quanto possibile soluzioni condivise. Vengono quindi emessi ordini di servizio o comunicati, diffusi tramite la intranet di Gruppo e/o via e-mail e mediante affissione nelle bacheche aziendali, per informare i dipendenti di tali modifiche. Per le variazioni di articolazione dell’orario di lavoro, i CCNL prevedono che la Direzione informi le Organizzazioni Sindacali e convochi un incontro, al fine di espletare un esame congiunto, con tempistiche che variano tra i 20 e i 60 giorni per la conclusione dei confronti in materia, al cui scadere le Parti possono assumere le iniziative che ritengono più opportune. I contratti regolano, inoltre, i trasferimenti, prevedendo un preavviso di almeno 30 giorni in caso di trasferimento di un lavoratore in altro comune e una comunicazione alle Organizzazioni Sindacali con congruo preavviso, nel caso di trasferimenti collettivi, a cui fa solitamente seguito un incontro con le stesse.

Nel 2021 il Gruppo ha perso, in via definitiva, 16 cause relative a dipendenti ed ex dipendenti con un esborso di 348.999 euro.