Il Sistema di Gestione Ambientale (ISO 14001) adottato dal Gruppo coinvolge tutti i dipendenti che sono tenuti, nell’ambito delle proprie funzioni, a partecipare al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell’ambiente e di tutela della salute e della sicurezza propria, dei colleghi e di terzi. Tutti i processi sono svolti nel pieno rispetto della legislazione ambientale e il Gruppo contribuisce alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie avanzate volte alla salvaguardia delle risorse e alla riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi connessi. Ai fornitori, in fase di qualificazione, viene richiesto il possesso di certificazioni ambientali ovvero se hanno, comunque, acquisito elementi significativi e tra loro correlati del sistema ambientale.
Gli strumenti a disposizione degli stakeholder per le segnalazioni di violazioni in ambito ambientale sono molteplici: comunicazioni scritte via posta, e-mail, fax, canali social. Tutte le comunicazioni vengono prese in carico e trasmesse agli uffici competenti, che provvedono ad eseguire gli opportuni accertamenti e, infine, ogni stakeholder riceve una risposta per quanto segnalato.
I servizi di produzione e distribuzione di energia elettrica sono certificati da norme in materia di qualità e gestione ambientale e sono pertanto soggetti a verifiche interne ed esterne per quanto riguarda i processi e gli adempimenti connessi alla normativa ambientale. Inoltre, per gli impianti di produzione di energia elettrica e termica che rientrano nel sistema ETS, è prevista la comunicazione e la verifica annuale, da parti di enti terzi accreditati, della CO2 emessa dagli impianti.
In merito ai servizi ambientali è a disposizione di cittadini e Autorità pubbliche un contact center ambientale al quale possono essere rivolte anche segnalazioni di eventuali violazioni e/o criticità di tipo ambientale. Nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, inoltre, sono attivi gli “Accertatori Ambientali“ che presidiano i territori di competenza per la rilevazione di discariche abusive e rifiuti abbandonati dannosi per l’ambiente. Una volta ricevute le segnalazioni, gli Accertatori Ambientali organizzano le attività di verifica e trattamento necessarie alla risoluzione dei problemi evidenziati, secondo le corrette procedure. Oltre a questo tipo di segnalazioni, gli Accertatori si occupano anche di fornire informazioni ai cittadini sulle corrette modalità di differenziazione dei rifiuti e l’utilizzo del servizio di raccolta dei rifiuti. Inoltre, specifiche procedure forniscono indicazioni agli operatori circa gli interventi da attuare per la soluzione e/o limitazione di emergenze ambientali, che dovessero sorgere nell’esecuzione dei servizi.
Per quanto riguarda i termovalorizzatori, i dati emissivi sono resi disponibili in tempo reale alle Autorità di controllo. I valori sono pubblici e possono essere visionati quotidianamente sui siti web. Per assicurare il rispetto delle prescrizioni AIA in merito alla comunicazione delle anomalie, è istituito un servizio di reperibilità 24 ore su 24 dei tecnici.
Nel servizio idrico integrato l’intero ciclo è sottoposto al monitoraggio costante dei parametri di funzionamento, anche attraverso sistemi di telecontrollo degli impianti, provvedendo all’esecuzione di decine di migliaia di determinazioni analitiche di laboratorio e al miglioramento continuo dell’utilizzo di risorse idriche, sia in termini di prelievo e utilizzo, sia di rilascio e scarico. Il servizio idrico integrato è, inoltre, soggetto ai controlli di legge effettuati dagli Enti preposti. L’ottimizzazione delle misure di rimedio messe in atto per minimizzare i possibili effetti negativi di disfunzioni riscontrate è spesso attuata attraverso il coinvolgimento di altri Enti, anche mediante specifici protocolli operativi.
Nel 2021 il Gruppo ha pagato 66 multe e sanzioni (di cui 43 relative agli anni 2008-2010) per un valore complessivo di circa 369.828 euro (di cui 282.444 euro relativi al periodo 2008-2010), per mancata rispondenza a leggi e regolamenti in materia ambientale (D.Lgs. 152/2006). Le violazioni sono per lo più legate a mancate autorizzazioni allo scarico di alcuni impianti di trattamento reflui e al superamento dei limiti tabellari dei reflui in uscita.