Nel rispetto e nell’autonomia delle proprie scelte gestionali ed in linea con la propria politica di sostenibilità, il Gruppo Iren persegue una strategia fiscale ispirata a principi di onestà, correttezza e osservanza della normativa, caratterizzata da comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio fiscale o reputazionale.
A tal fine il Consiglio di Amministrazione ha emanato il documento Strategia Fiscale, richiamata anche nel Codice Etico, che definisce gli obiettivi e l’approccio adottati dal Gruppo nella gestione della variabile fiscale. Il documento è reso disponibile a tutti gli stakeholder sul sito internet gruppoiren.it/strategia-fiscale ed è aggiornato tempestivamente ogni qualvolta intervengano cambiamenti degli elementi essenziali disciplinati. La Strategia Fiscale stabilisce i principi di condotta in materia fiscale, al fine di contenere il rischio di incorrere nella violazione di norme tributarie o nell’abuso dei principi e delle finalità dell’ordinamento tributario, nonché di garantire nel tempo la corretta e tempestiva determinazione e liquidazione delle imposte. In coerenza con tali principi Iren si astiene dal porre in essere pratiche o strategie di natura fiscale finalizzate a erodere abusivamente la base imponibile e si impegna a non intraprendere operazioni e comportamenti e a non instaurare rapporti commerciali o costituire strutture societarie che risultino privi di sostanza economica e finalizzati a conseguire vantaggi fiscali indebiti e che non siano giustificati da valide ragioni economiche, anche di ordine organizzativo o gestionale, o comunque coerenti con gli obiettivi di carattere sociale e di etica aziendale. Iren si impegna inoltre a perseguire fattivamente la preventiva certezza sulle proprie posizioni fiscali e a prevenire l’avvio di liti fiscali improduttive o che, comunque, in base a una valutazione prognostica potrebbero risolversi con esito sfavorevole (principio del “more likely than not”). Laddove gli adempimenti ovvero le fattispecie fiscali siano ritenute, sulla base di una valutazione oggettiva da parte del management, non chiare o soggette a interpretazione o, comunque, presentino margini di incertezza, Iren agisce comunque in piena trasparenza nei confronti delle Autorità fiscali, secondo gli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento, per pervenire all’applicazione del corretto livello di tassazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Iren, supportato dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, inclusi i rischi di natura fiscale, e ha individuato l’Amministratore Delegato quale responsabile per l’indirizzo della strategia fiscale, verificando il funzionamento del Tax Control Framework, vale a dire il sistema di gestione e controllo del rischio fiscale di cui Iren si è dotata al fine di assicurare la presentazione di dichiarazioni fiscali accurate, la corretta applicazione di tutte le norme fiscali e, quando ritenuto opportuno, il coinvolgimento dell’Autorità fiscale al cospetto di operazioni suscettibili di generare incertezze interpretative.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre istituito la Commissione Tax Risk Management, composta da 4 membri permanenti: Direttore Risk Management, Tax Risk Manager, CFO e Responsabile Bilancio Consolidato e Fiscale. La Commissione sovraintende ai processi previsti dal Tax Control Framework con compiti di supervisione e controllo, nonché di indirizzo nell’ambito delle attività di monitoraggio, supportando con funzione consultiva e propositiva non vincolante, i diversi attori coinvolti, tra cui l’Amministratore Delegato e il Tax Risk Manager, nell’espletamento dei rispettivi compiti. Il Tax Risk Manager è responsabile dell’attività di monitoraggio, dell’efficacia e dell’effettività dei controlli a presidio dei rischi fiscali e relaziona periodicamente alla Commissione Tax sulle attività svolte, sui relativi esiti e sull’adeguatezza del Tax Control Framework. Attraverso il processo di identificazione e valutazione dei rischi e la predisposizione, in collaborazione con le funzioni coinvolte, di procedure operative di natura fiscale, il Tax Risk Manager assicura che ciascun control owner conosca e ponga in essere i presidi di controllo e confermi l’effettiva applicazione delle procedure.
Coerentemente con il più ampio sistema di controllo interno e di gestione del rischio, il Tax Control Framework prevede che il rischio fiscale sia gestito tramite l’assegnazione di responsabilità e ruoli secondo tre livelli di controllo. Il controllo di primo livello è rappresentato dalle singole linee operative che, quotidianamente nell’adempimento delle attività di loro pertinenza, mettono in atto i cosiddetti controlli di linea, come definiti da policy e procedure aziendali, finalizzati al corretto svolgimento delle attività operative, incluse quelle con riflessi sugli adempimenti fiscali. Il primo livello di controllo è perciò svolto dal management aziendale delle singole linee operative, ivi inclusa anche la funzione Fiscale e Compliance.
Il secondo livello di controllo è affidato al Tax Risk Manager che, secondo il criterio della separazione dei compiti rispetto alle funzioni di linea, predispone il piano di monitoraggio annuale sui controlli e rischi fiscali e ne garantisce l’esecuzione, individuando eventuali aree di miglioramento e supportando i control owner nell’identificazione delle relative azioni correttive. Flussi informativi adeguati, proporzionati e diversificati garantiscono la circolazione delle informazioni e assicurano la conoscibilità, ai livelli aziendali adeguati, delle risultanze derivanti dalle attività di monitoraggio condotte dal Tax Risk Manager.
Il controllo di terzo livello, affidato alla funzione Internal Audit, ha l’obiettivo di verificare l’operatività e l’idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché di individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione.
La gestione degli aspetti fiscali e tributari è stata individuata come attività sensibile con riferimento ai reati tributari richiamati dal D.Lgs. 231/01 che Iren ritiene potenzialmente applicabili nella conduzione delle attività aziendali. La Procedura per la gestione delle segnalazioni all’Organismo di Vigilanza, approvata dal Consiglio di Amministrazione, regolamenta le modalità di comunicazione e di gestione delle segnalazioni riguardanti situazioni di violazioni, conclamate o presunte, di leggi, dei principi del Modello Organizzativo 231 e delle procedure che disciplinano le attività sensibili 231, nonché ogni strumento di attuazione del Modello stesso (per maggiori dettagli sul Modello 231 si veda p. 86).
Al fine di migliorare la comunicazione e collaborazione con l’Amministrazione Finanziaria, il Gruppo Iren ha deciso di aderire al “Regime di adempimento collaborativo” (D.Lgs. 128/2015) che prevede un nuovo schema di relazioni tra l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti ispirato ai principi della cooperative compliance già adottati da amministrazioni fiscali estere. I principali benefici in termini di gestione del rischio fiscale derivano dalla possibilità di valutazione congiunta di eventuali rischi fiscali con l’Agenzia delle Entrate prima della dichiarazione fiscale e dall’accesso a forme di interpello preventivo con procedura abbreviata. Le società del Gruppo in possesso dei requisiti richiesti dall’Agenzia delle Entrate e ammesse, nel dicembre 2021, al “Regime di adempimento collaborativo” sono Iren e Iren Energia.
Iren ha, inoltre, consolidato un percorso di coinvolgimento degli stakeholder attraverso i Comitati Territoriali che rappresentano il principale strumento di dialogo e confronto tra il Gruppo Iren e tutti i portatori di interesse (consumatori/clienti, lavoratori, fornitori, istituzioni, azionisti, ambiente e comunità locali).
Si evidenzia infine che le informazioni di natura fiscale presenti nel bilancio consolidato e nel bilancio di sostenibilità sono sottoposte a un processo di assurance da parte di un soggetto terzo (società di revisione).
Le imposte sul reddito dell’esercizio 2021 sono pari a oltre 90 milioni (-9,7% rispetto al 2020). Il Tax rate effettivo è 21,32%.
Nel 2021 il Gruppo ha ricevuto sussidi e contributi dalla Pubblica Amministrazione per circa 30,4 milioni di euro, di cui 5,8 milioni in conto capitale.
Imposte e tasse versate (milioni di euro) | 2021 | 20201 |
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Stato e Regione |
90,33 |
100,00 |
Totale imposte e tasse dirette | 90,33 | 100,00 |
Canoni di concessione ATO |
2,29 |
2,54 |
Altri canoni di concessione |
23,88 |
23,87 |
Derivazione, tasse e licenze (canoni e sovracanoni di derivazione) |
20,55 |
18,91 |
Imposte e tasse |
21,78 |
25,16 |
Totale imposte e tasse indirette |
68,50 |
70,48 |
TOTALE |
158,83 |
170,48 |
1 I dati 2020 sono stati rideterminati in base ai principi IAS.