Governance solida e trasparente per la crescita sostenibile
Etica,
lotta alla corruzione e compliance
(E2, E3, F4, F5)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali)
- Commissione di reati connessi al D.Lgs. 231/2001
- Non conformità alla normativa in materia fiscale
- Responsabilità amministrativa della società per violazione di norme e regolamenti
- Responsabilità penale del management per violazione di norme
- Violazione dei criteri di condotta previsti dal Codice Etico
- Violazione della riservatezza o abuso delle informazioni privilegiate
- Impatto operativo, economico e reputazionale negativo derivante da comportamenti contrari all’etica aziendale, a norme e regolamenti
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale
- Comitati endoconsiliari
- Sistema di ERM
- Modello organizzativo 231
- Codice Etico
- Codice di Corporate Governance
- Piano di Internal Audit
- Organismi di Vigilanza
- Formazione dei dipendenti su Modello 231 e Codice Etico
- Procedure: Whistleblowing, Internal dealing, Gestione delle informazioni rilevanti e privilegiate, Gestione interna e comunicazione all’esterno di informazioni rilevanti e/o informazioni privilegiate
- Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti e degli Investitori
- Sistema sanzionatorio
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Dialogo e
comunicazione
efficace e
trasparente
verso gli stakeholder
(A6, E1, E2, F4, F5)
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FATTORI DI RISCHIO
- Comunicazione inefficace verso gli stakeholder
- Disarticolazione dei rapporti con gli Enti pubblici con conseguente impatto reputazionale negativo
- Errori/omissioni nei contenuti di una campagna di comunicazione di prodotto/servizio
- Contenziosi con Enti pubblici
- Commissione di reati verso la Pubblica Amministrazione
- Comunicazione inefficace verso i dipendenti
- Violazione dei criteri di condotta previsti dal Codice Etico
OPPORTUNITÀ
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- Piani strutturati di comunicazione su strategie, obiettivi, impianti e servizi
- Codice Etico
- Modello organizzativo 231
- Presidio organizzativo e manageriale
- Comitati Territoriali
- Formazione dei dipendenti su Codice Etico
- Procedure: Gestione delle media relations, Whistleblowing, Gestione interna e comunicazione all’esterno di informazioni rilevanti e/o informazioni privilegiate
- Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli Azionisti e degli Investitori
- Sistema sanzionatorio
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Gestione
sostenibile della
catena di fornitura
(A4, F4, G1, G7)
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FATTORI DI RISCHIO
- Qualifica in Albo di un fornitore non conforme agli standard qualitativi/di sostenibilità del Gruppo
- Infortuni e malattie professionali di lavoratori di imprese terze
- Inosservanza delle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori da parte dei fornitori, anche in relazione ad eventi pandemici
- Violazione dei criteri di condotta del Codice Etico e delle normative vigenti da parte di fornitori
- Comportamenti di fornitori che non tengono conto dei valori della diversità e dell'inclusione
- Comportamenti di fornitori non conformi alle normative ambientali e alle politiche ambientali del Gruppo
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- Codice Etico
- Questionario per qualifica fornitori
- Score per la qualificazione in Albo dei fornitori
- Monitoraggio appalti potenzialmente sensibili in tema di tutela ambientale e di salute e sicurezza sul lavoro
- Monitoraggio della catena di fornitura su diritti dei lavoratori
- Monitoraggio della catena di fornitura su diritti umani
- Appalti che valorizzano il lavoro di personale svantaggiato
- Clausole contrattuali verso fornitori su Codice Etico e criteri sociali
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Decarbonizzazione
e riduzione delle
emissioni
(C3, E2, G1, G2, G3, A4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali) anche sulla accessibilità a strumenti di finanza sostenibile
- Impatti negativi su ambiente, salute e sicurezza con conseguenti effetti negativi reputazionali ed economici
- Superamento accidentale delle soglie di emissione previste dalle autorizzazioni ambientali o dalle normative
- Perdita di certificazioni ambientali
- Inasprimento dei vincoli emissivi e necessità di adeguamento di processi/impianti
- Errori/omissioni nell'attività progettuale/ autorizzativa/ realizzativa con conseguente compromissione della continuità operativa di impianto
OPPORTUNITÀ
- Opportunità di business legate alla transizione energetica e ambientale
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale e degli strumenti di finanza sostenibile
- Sistema di ERM (Operational Risk Policy e Climate Change Risk Policy)
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Modello organizzativo 231
- Procedure: Analisi ambientale, Gestione emissioni di termovalorizzatori e centrali termoelettriche, Gestione emergenze finalizzate al rientro in tempi certi entro le soglie emissive fissate, Gestione e manutenzione del parco autoveicoli
- Adozione delle best available technologies
- Sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni e collegamento in tempo reale con enti di controllo
- Verifiche periodiche da parte degli enti di controllo
- Piani di miglioramento e relativi investimenti
- Autorizzazioni ambientali
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Circular economy: gestione, raccolta differenziata, e riuso dei rifiuti
(C3, E2, F1, F4, G3, G6, A4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali) anche sulla accessibilità a strumenti di finanza sostenibile
- Impatti non coerenti con le direttive sull’economia circolare o impatti negativi su ambiente, salute e sicurezza con conseguenti effetti negativi reputazionali ed economici
- Perdita di autorizzazioni ambientali
- Non corretto trattamento dei rifiuti da parti di dipendenti o fornitori
OPPORTUNITÀ
- Quadro normativo favorevole
- Spazi di crescita nel mercato nazionale
- Accresciuta sensibilità dei consumatori
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale e degli strumenti di finanza sostenibile
- Sistema di ERM (Operational risk policy e Climate change risk policy)
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Adozione delle best available technologies
- Modello organizzativo 231
- Procedure: Analisi ambientale, Gestione dei rifiuti speciali
- Autorizzazioni ambientali
- Prescrizioni nei capitolati in merito al
- tracciamento dei rifiuti e verifiche puntuali
- Qualificazione e monitoraggio dei fornitori
- Audit appalti più significativi e potenzialmente sensibili in tema di tutela ambientale
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Efficienza energetica, rinnovabili e teleriscaldamento
(B1, C1, C3, F1, G3)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali) anche sulla accessibilità a strumenti di finanza sostenibile
- Impatti non coerenti con le direttive e gli orientamenti inerenti all’efficienza energetica e alla produzione da fonti rinnovabili con conseguenti effetti negativi economici e reputazionali
- Carenza di risorsa idrica con ripercussioni sulla generazione idroelettrica
- Riduzione della domanda di teleriscaldamento causata dall’innalzamento delle temperature medie
- Fenomeni naturali estremi che possono provocare impatti sugli asset o sulla rete del teleriscaldamento
- Evoluzioni del quadro normativo/ regolamentare in materia di incentivi per interventi di efficientamento energetico
OPPORTUNITÀ
- Spazi di crescita nel settore dell’efficienza energetica
- Valutazione di possibili linee di crescita esterna nel settore delle rinnovabili
- Estendibilità dei sistemi di teleriscaldamento in nuove aree territoriali
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale e degli strumenti di finanza sostenibile
- Sistema di ERM (Operational risk policy e Climate change risk policy)
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Procedure: Analisi ambientale
- Monitoraggio delle temperature
- Adozione di tecnologie all’avanguardia
- Piani di manutenzione anche predittiva
- Utilizzo di materiali e componenti meno soggetti a cambiamenti climatici
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Innovazione, smart city e mobilità sostenibile
(F, A7)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali) anche sulla accessibilità a strumenti di finanza sostenibile
- Ritardo nel cambiamento tecnologico
OPPORTUNITÀ
- Accelerazione della trasformazione digitale
- Opportunità di business legate alla transizione energetica, ambientale e all’evoluzione tecnologica
- Partecipazione a sistemi territoriali per realizzare città resilienti
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale e degli strumenti di finanza sostenibile
- Piano dell’innovazione del Gruppo e relativi investimenti
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Tutela della biodiversità
(C1, C3, E2, G1, G3)
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FATTORI DI RISCHIO
- Evento naturale/accidentale con ripercussioni sui meccanismi di deflusso minimo vitale ai sensi delle disposizioni normative
- Possibili lacune nel presidio dell’impatto sulla biodiversità degli impianti, delle attività o dei servizi
- Sversamenti accidentali impattanti sulla biodiversità
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- Piano Industriale
- Sistema di ERM
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Politica sulla biodiversità
- Procedure: Analisi ambientale
- Mappatura degli impianti e delle reti del Gruppo per la valutazione degli impatti su biodiversità (da completare)
- Dotazioni impiantistiche e sistemi di monitoraggio per minimizzare i possibili impatti sulla biodiversità
- Piani di emergenza
- Collaborazione con enti, istituzioni ed associazioni di tutela del territorio
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Sviluppo economico
e valore per il territorio
(F, A, B)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali)
- Riduzione del valore distribuito agli stakeholder
- Valutazioni negative o downgrading nei rating
- Perdita di opportunità di crescita nei settori di attività
- Comunicazione inefficace delle performance
- Mancato raggiungimento della qualità del servizio
OPPORTUNITÀ
- Opportunità di business legate alla transizione energetica, ambientale e all’evoluzione tecnologica e digitale
- Accesso a strumenti di finanza sostenibile
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale e degli strumenti di finanza sostenibile
- Sistema di ERM (Financial Risk Policy, Credit Risk Policy)
- Gestione finanziaria strutturata per redditività del capitale investito
- Sistema strutturato di relazione con gli investitori tradizionali ed ESG
- Adozione di strumenti di finanza sostenibile
- Comunicazione trasparente delle performance
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Sviluppo
delle comunità locali
Educazione
alla sostenibilità
(A6, A7, F1, F4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Disarticolazione dei rapporti con i soggetti rappresentativi del territorio con conseguente impatto reputazionale negativo
- Percezione negativa da parte della comunità legata alla presenza di impianti del Gruppo o alle attività gestite
- Mancata percezione degli investimenti del Gruppo per lo sviluppo/ammodernamento delle infrastrutture territoriali
OPPORTUNITÀ
- PNRR
- Quadro politico e normativo sempre più orientato allo sviluppo sostenibile
- Partecipazione a reti nazionali e internazionali per lo sviluppo sostenibile
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- Piano industriale e relativi investimenti per le infrastrutture territoriali
- Piani strutturati di comunicazione su strategie, obiettivi, impianti e servizi
- Comitati Territoriali
- Programma educativo Eduiren
- Programmi di sensibilizzazione alla sostenibilità
- Attività di monitoraggio e di definizione di azioni correttive in caso di reclami/lamentele
- Procedure: Gestione delle sponsorizzazioni, Gestione delle media relations
- Impianti aperti alle visite
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Gestione efficiente, affidabile e sicura dei processi e delle infrastrutture
(G1, G2, G3, G4, G5, G7, G8, E3, F4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale e conseguenti impatti negativi (operativi, economici e reputazionali) anche sulla accessibilità a strumenti di finanza sostenibile
- Malfunzionamenti o interruzione dell’attività di impianti, reti e servizi
- Eventi emergenziali o di crisi che possono comportare l’interruzione dei processi aziendali
- Danneggiamenti a terzi (persone e/o cose) riconducibili ad attività svolte dal Gruppo
- Sversamenti accidentali impattanti su suolo o acqua
- Inquinamento acustico connesso alle attività del Gruppo
- Emissioni odorigene in atmosfera
- Generazione di campi elettromagnetici
- Cyber risk o inadeguatezza del sistema ICT
- Non conformità in materia di trattamento dei dati personali
- Procedimenti legali da parte dei consumatori
- Compromissione della continuità e della qualità del servizio
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale e degli strumenti di finanza sostenibile
- Sistema di ERM (Operational Risk Policy, Climate Change Risk Policy e Cyber Risk Policy)
- Modello di Business Continuity Management (BCM) aziendale: presidi organizzativi e tecnologici per la continuità dei processi aziendali
- Strumenti di monitoraggio dei servizi e degli impianti, sistemi di telecontrollo per la sicurezza di reti e impianti
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Adozione delle best available technologies • Autorizzazioni ambientali
- Piano di business continuity
- Piani di gestione delle emergenze
- Indagini annuali di customer satisfaction e individuazione delle azioni di miglioramento
- Coperture assicurative
- Certificazione 27001
- Sistema di gestione del trattamento dei dati personali
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Qualità del servizio e orientamento al cliente
(G1, G6, E2, E3, F4, A4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Perdita di clienti
- Errori nell'addebito dei servizi e nella gestione del credito
- Riduzione dei livelli di soddisfazione dei clienti
- Ritardi/inadempimenti da parte di fornitori nell’esecuzione delle attività terziarizzate
- Pratiche commerciali non coerenti con il quadro normativo/regolamentare vigente
- Mancato rispetto dei protocolli e delle normative a tutela dei clienti
- Mancata o scorretta gestione delle relazioni con i clienti
- Contenziosi con clienti, Associazioni di Consumatori/ Class action
- Perdita certificazione 9001 e conseguente impossibilità di partecipare a gare
- Inefficacia della strategia commerciale OPPORTUNITÀ
- Sviluppo delle quote di mercato
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- Piano industriale e relativi investimenti per la qualità del servizio
- Codice Etico
- Codice di Condotta commerciale ARERA
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte) Sistema di ERM
- CRM multicanale e iniziative di caring
- Accordi specifici con organizzazioni dei consumatori e presidio continuativo delle relazioni
- Protocolli e normative in materia di tutela del cliente con specifici processi e procedure
- Indagini annuali di customer satisfaction e individuazione delle azioni di miglioramento
- Attività di monitoraggio e di definizione di azioni correttive in caso di reclami/ lamentele
- Carte dei servizi e disciplinari di servizio
- Conciliazione paritetica
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Occupazione, sviluppo delle risorse umane e welfare
(E3, G4, F4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale
- Perdita di competenze chiave/inadeguatezza dei profili professionali
- Perdita di talenti
- Rallentamento/interruzione dell’operatività e/o compromissione del livello di qualità del servizio per cause riconducibili ad assenza di personale
- Politiche di esternalizzazione non gestite adeguatamente
- Contenziosi in materia giuslavoristica
- Sanzioni e multe per mancato rispetto delle normative giuslavoristiche
- Scarsa attenzione al benessere dei dipendenti
- Scarso equilibrio tra lavoro e vita privata
OPPORTUNITÀ
- Miglioramento del clima interno
- Quadro normativo favorevole per un miglior welfare aziendale
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale
- Codice Etico
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Iniziative di talent acquisition
- Politiche di compensation & benefit
- Programmi di retention e welfare aziendale
- Monitoraggio dell’evoluzione normativa giuslavoristica e audit specifici sul rispetto delle normative
- Procedure: Ricerca e selezione del personale; Formazione e addestramento
- Linee guida: Definizione delle risorse chiave; Gestione per obiettivi; Sviluppo economico e professionale del personale
- Comunicazione interna
- Career plan e sistemi di valorizzazione del merito
- Welfare plan
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Relazioni industriali
(G4, F4, A6)
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FATTORI DI RISCHIO
- Disarticolazione dei rapporti con organizzazioni sindacali e conseguente impatto operativo e reputazionale negativo
- Rallentamento/interruzione dell’operatività a causa di scioperi dei lavoratori (es. in occasione del rinnovo del contratto collettivo, trasformazione dell’attività, cambiamenti organizzativi ecc.)
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- Gestione delle relazioni industriali articolata su 3 livelli: di Gruppo, aziendale, territoriale
- Studi per il rinnovo dei CCNL di riferimento e partecipazione ai relativi lavori in sede nazionale
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Diversità e inclusione
(G4, F4)
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FATTORI DI RISCHIO
- Mancato raggiungimento dei target previsti dal Piano Industriale
- Politiche/comportamenti collettivi/ individuali che non tengono conto dei valori della diversità e dell’inclusione
- Contenuti pubblicitari percepiti come discriminatori
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale
- Codice Etico
- Programmi e iniziative di diversity management
- Progetto “Futuro D”
- Assunzione di personale svantaggiato
- Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Salute e sicurezza dei lavoratori
(G7, F4, E2, E3)
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FATTORI DI RISCHIO
- Infortuni e malattie professionali di dipendenti
- Eventi epidemici con ripercussioni sulla salute dei lavoratori
- Responsabilità civile e/o penale delle figure previste dal D.Lgs 81/08
- Perdita certificazione 18001 e conseguente perdita premio INAIL
- Inosservanza delle norme in materia di salute e sicurezza
- Impatto operativo, economico e reputazionale negativo connesso al mancato presidio della salute e sicurezza dei lavoratori
OPPORTUNITÀ
- Innovazioni tecnologiche che rendono più sicure le attività operative
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- Pianificazione e monitoraggio dei target di Piano Industriale
- Codice Etico
- Servizio prevenzione e protezione
- Formazione specifica del personale
- Sistema di ERM
- Sistema di Gestione Certificato (valutazione rischi, misure di contenimento e verifiche di terza parte)
- Procedure: Gestione degli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro; Gestione dei DPI; Gestione degli incidenti e infortuni; Tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici gestanti, puerpere ed in periodo di allattamento
- Piani di gestione delle emergenze
- Piani di sorveglianza sanitaria
- Coperture assicurative
- Modello organizzativo 231 e flussi informativi agli Organismi di Vigilanza su salute e sicurezza
- Analisi dei “near miss” e azioni conseguenti • Obiettivi di medio e/o lungo termine per il management
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Diritti umani
(G4, F4, E3)
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FATTORI DI RISCHIO
- Violazione dei criteri di condotta del Codice Etico e delle normative vigenti da parte di dipendenti
- Azioni discriminatorie verso clienti e dipendenti
- Violazione dei diritti dei cittadini disabili
- Violazione dei diritti dei dipendenti e dei collaboratori nella catena di fornitura
- Impatti operativi, economici e reputazionali negativi derivanti alla violazione dei diritti umani
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- Codice Etico
- Sistema di segnalazione agli Organismi di Vigilanza
- CCNL
- Carte dei servizi
- Rimozione di barriere architettoniche negli edifici del Gruppo
- Accessibilità dei servizi per cittadini disabili
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