Qualificazione, selezione e monitoraggio dei fornitori

Il sistema di qualificazione dei fornitori del Gruppo ha lo scopo di garantire che i prodotti, i servizi e i lavori siano tali da assicurarne la qualità e l’affidabilità. La selezione e gestione dei fornitori si basa su principi di trasparenza, chiarezza, integrità e non discriminazione. Attraverso il processo di qualificazione vengono considerati oltre agli aspetti qualitativi anche quelli collegati alla sostenibilità, dando particolare rilievo alle tematiche socio-ambientali e al rispetto dei principi e dei valori contenuti nel Codice Etico che deve essere accettato obbligatoriamente da parte di tutti gli offerenti, senza possibilità di apportarvi deroghe o modifiche.

Nell’ambito della contrattualistica soggetta al Codice dei contratti pubblici, l’art. 30 “Principi per l'aggiudicazione e l'esecuzione di appalti e concessioni” impone agli operatori economici di rispettare, in sede esecutiva, gli obblighi in materia ambientale, sociale e del lavoro, stabiliti dalla normativa europea e nazionale, dai contratti collettivi o dalle disposizioni internazionali elencate nell'allegato X, fra cui figurano: le Convenzioni OIL 87 (libertà d’ e tutela del diritto di organizzazione), OIL 98 (diritto di organizzazione e di negoziato collettivo), OIL 100 (parità di retribuzione), OIL 111 (discriminazione nell’ambito del lavoro e dell’occupazione) OIL 29 (lavoro forzato), OIL 105 (abolizione del lavoro forzato), OIL 138 (età minima) e OIL 182 (peggiori forme di lavoro infantile), la Convenzione di Vienna (protezione dello strato di ozono) e il protocollo di Montreal (sostanze che riducono lo strato di ozono). Nella documentazione di gara può essere richiesto di dichiararne esplicitamente il rispetto.

Tutta la contrattualistica del Gruppo richiede che i fornitori attestino il possesso dei requisiti di ordine generale e che, di conseguenza, non siano stati condannati, fra l’altro, per reati di sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani definite dal D.Lgs. 24/2014. In caso di gara ad evidenza pubblica l’eventuale accertamento di inadempienza costituisce motivo per procedere alla risoluzione contrattuale e alla segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).

Nell’ambito della contrattualistica pubblica per importi di rilevanza comunitaria, la selezione dei fornitori è effettuata, per ciascuna gara, attraverso l’indicazione nei bandi dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnica direttamente correlati alla prestazione cui la gara si riferisce. Tali requisiti, in base alla normativa vigente, devono essere proporzionati e garantire concorrenzialità. È possibile, inoltre, istituire sistemi di qualificazione, in luogo del bando di gara, attraverso la pubblicazione di avvisi comunitari. A valle della selezione avvenuta grazie ai sistemi di qualificazione, possono essere effettuate procedure negoziate, secondo la disciplina definita nel regolamento istitutivo del sistema.

Nell’ambito di procedure ad evidenza pubblica, si procede anche alla verifica (tramite consultazione indiretta del Casellario Giudiziale e del Casellario delle sanzioni amministrative dipendenti da reato) dell’assenza di condanne penali che, per natura e gravità, comportino l’esclusione dagli appalti e subappalti (compresi i reati in materia di sicurezza, sfruttamento del lavoro minorile ecc.).

Il Gruppo Iren ha, inoltre, stipulato con le Prefetture di Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Genova e Torino “Protocolli di legalità” che hanno l'obiettivo di ampliare il monitoraggio delle imprese sotto il profilo delle normative antimafia, anche oltre la casistica prevista dalle norme vigenti. In base a tali Protocolli vengono pertanto monitorati appaltatori e subappaltatori che, se non in regola con le informative prefettizie, vengono estromessi dagli appalti.

Per un più ampio monitoraggio delle imprese fornitrici, il Gruppo ha siglato Protocolli di legalità con le Prefetture

Con riferimento agli affidamenti riconducibili alla contrattualistica esclusa (cosiddetta “sotto soglia”) ovvero estranea al codice degli appalti e concessioni, il Gruppo Iren utilizza procedure di qualificazione dei fornitori che prevedono la compilazione di un apposito questionario suddiviso in capitoli inerenti il profilo aziendale (con attestazione di informazioni relative a fatturato, certificazioni ecc.), informazioni di capacità economico-finanziaria (indici di bilancio) e informazioni di capacità operativa-organizzativa. Gli approfondimenti presenti all’interno del questionario riguardano anche aspetti ambientali, di salute e sicurezza e di responsabilità sociale di impresa. Più precisamente, per quest’ultima sezione, viene richiesto al fornitore di dichiarare:

  • se, in coerenza con le linee guida UNI ISO 26000 sulla responsabilità sociale d'impresa, sono state individuate iniziative aziendali per sviluppare un approccio socialmente responsabile alla progettazione e alla gestione del business e, in caso affermativo, di descrivere le iniziative adottate;
  • se il fornitore pubblica il Bilancio di Sostenibilità e, in caso di risposta affermativa, di indicare dove è reperibile oppure di allegarne copia o stralcio delle parti significative;
  • se il fornitore è disponibile all'effettuazione di audit di CSR, qualora venissero stipulati uno o più contratti con il Gruppo, e se sussiste la disponibilità a partecipare, su base annua, all’indagine CSR effettuata da Iren (si veda 264).

Viene, inoltre, richiesta una dichiarazione di mancanza di violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, o dei contributi previdenziali, secondo la normativa italiana o quella dello Stato di stabilimento e di gravi infrazioni, debitamente accertate, alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I profili di responsabilità sociale e ambientale dei fornitori sono valutati anche attraverso la qualificazione

La qualificazione in Albo prevede anche la verifica del possesso e del corso di validità delle attestazioni conferite da organismi indipendenti (ad esempio: certificazioni ISO, attestazioni SOA ecc.), oltre al possesso di requisiti di idoneità economica adeguata all’appalto. Inoltre, per mezzo di società specializzate in informazioni commerciali, vengono acquisiti alcuni indicatori di bilancio (sia per le società di capitali sia per le società di persone) che concorrono a determinare il punteggio del fornitore ai fini della qualifica. Le disposizioni vigenti prevedono per gli affidamenti “sotto soglia” l’invito di almeno 5 fornitori tra quelli inclusi nell’Albo Fornitori, così da garantire la concorrenzialità.

Dal punto di vista della tutela ambientale, in sede di qualificazione è richiesto a tutti i potenziali fornitori del Gruppo di fornire evidenza di:

  • possesso di certificazione ISO 14001 (rilasciato da riconosciuto ente di accreditamento);
  • possesso di certificazione Emas;
  • possesso di dichiarazione ambientale di prodotto – EPD;
  • possesso di sistemi di gestione dell’energia conformi alla norma ISO 50001;
  • possesso di uno o più dei marchi ambientali (Ecolabel Europeo, FSC, PEFC, Plastica Seconda Vita, ANAB – ICEA, Certificazione Natureplus® Compostabile CIC);
  • utilizzo nel processo produttivo o nel servizio fornito di prodotti con uno o più dei marchi sopra indicati oppure di altro marchio che evidenzia un’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale;
  • utilizzo nel processo produttivo o nel servizio fornito di fornitori in possesso di certificazione ISO 14001 e/o Emas;
  • utilizzo nel processo produttivo o nel servizio fornito di istruzioni di lavoro che disciplinano la gestione dei rifiuti, anche pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggi, dal deposito temporaneo al loro smaltimento nell’ambito della commessa;
  • utilizzo, con riferimento alle categorie merceologiche fornite, di materiale a contenuto di riciclo o riciclabile, a bassa emissività e a basso consumo energetico;
  • adozione, con riferimento alle categorie merceologiche fornite, di specifiche procedure di deposito e raccolta dei materiali riciclabili al fine di garantirne il riciclo;
  • disponibilità, con riferimento alle categorie merceologiche fornite, a recuperare o trattenere gli imballaggi dopo la consegna al fine del loro riutilizzo e a ritirare i prodotti oggetto di sostituzione con attestazione di smaltimento tramite il recupero dei materiali;
  • evidenza dell’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori

Dei 1.090 fornitori qualificati nel 2021, 757 hanno evidenziato il possesso di almeno uno dei profili ambientali sopra riportati. Inoltre, 55 fornitori sono stati indagati sotto ulteriori profili ambientali nell’ambito di questionari specifici di categoria che richiedono la conformità del prodotto/servizio ai criteri ambientali minimi, ovvero premianti, definiti dal Ministero dell’Ambiente.

Indagine CSR sui fornitori (edizione 2021)

Il Gruppo Iren coinvolge in modo diretto i propri fornitori nei processi di gestione della sostenibilità al fine di realizzare una crescita reciproca, nell’ottica del miglioramento delle prestazioni. Il Gruppo nel 2021 ha realizzato la quinta indagine di corporate social responsibility presso 5.145 fornitori, attraverso un questionario che approfondisce come vengono gestite le politiche ambientali, di lavoro, di etica aziendale e di rispetto dei diritti umani. Sono 1.332 i fornitori che hanno risposto al questionario (pari al 26% del totale). L’indagine ha visto un maggior coinvolgimento dei fornitori appartenenti alla categoria delle microimprese con meno di 15 occupati (47%) e un fatturato entro 1 milione di euro (34%). La diversa composizione della base delle imprese che hanno partecipato all’indagine si riflette anche sui risultati che sono sintetizzati nei grafici seguenti.

CSR

Il 47% dei fornitori adotta una politica che impegna i propri fornitori sulle tematiche di sostenibilità. Inoltre, le aziende che hanno preso parte alla survey nel 2021 hanno assunto 2.096 dipendenti (di cui il 63% a tempo indeterminato, il 37% sotto i 30 anni di età e il 32% donne) ed hanno impiegato 1.304 lavoratori nelle attività svolte per il Gruppo Iren. Il 56% dei fornitori adotta politiche inerenti ai diritti umani (uguaglianza di opportunità e di trattamento, prevenzione discriminazioni ecc.), e il 20% dichiara di avere all’interno dell’organico una persona ufficialmente responsabile in questioni relative ai diritti umani.

In materia di rispetto dei diritti umani si veda anche p. 92.

Tra le attività più significative svolte nel 2021 per migliorare la gestione della supply chain si segnalano:

  • l’implementazione di sistemi automatizzati per acquisire, in sede di compilazione del questionario di qualificazione, dei dati generali e fiscali, delle visure camerali, dei fatturati e del numero dei dipendenti dei potenziali fornitori;
  • l’implementazione di sezioni all’interno dell’Albo Fornitori dedicate ai servizi Professionali e ai servizi di Architettura e Ingegneria con questionari di qualificazione dedicati;
  • estensione dei gruppi di fornitori sottoposti a monitoraggi reputazionali e relativi all’affidabilità dell’azienda.

Essere parte dell’Albo Fornitori del Gruppo Iren significa avviare un percorso di partnership che potrà prevedere, nel tempo, l’individuazione di profili di qualificazione vincolanti, in un’ottica di miglioramento della catena di fornitura. Significa, inoltre, condividere i valori reputazionali e di sostenibilità che sono elementi fondanti della politica del Gruppo, condivisione che comporta la richiesta di disponibilità ai fornitori a relazionare in ordine ai profili di CSR, in un’ottica di premialità della disponibilità manifestata e agita

Essere parte dell’Albo Fornitori significa avviare un percorso di partnership

Molti appalti prevedono l’attribuzione di punteggi tecnici in funzione del minor impatto ambientale nella conduzione della commessa, ad esempio premiando l’adozione di misure di mitigazione dell’impatto nei cantieri (polveri, rumore, traffico) o nell’esecuzione del servizio (mezzi meno inquinanti).

Nei capitolati è richiesto il rispetto delle prescrizioni relative all’ambiente da parte degli appaltatori e dei subappaltatori. Inoltre, per quanto riguarda i prodotti, il Gruppo promuove la scelta di materiali riciclabili, rinnovabili, che minimizzano la produzione di rifiuti e privilegiano sistemi produttivi a ridotto impatto ambientale. In alcune specifiche tecniche è previsto anche l’acquisto di prodotti equo-solidali. Le merci vengono tracciate quando è richiesta dal capitolato una specifica provenienza delle stesse.

Qualora nello svolgimento delle attività oggetto del contratto, l’Appaltatore dovesse generare situazioni di inquinamento, il Gruppo Iren, chiederà di attuare tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza, alla bonifica e al ripristino ambientale dell’area. In caso di inosservanza degli obblighi ambientali, Iren potrà ordinare l’immediata sospensione delle attività sino all’adeguamento delle misure di salvaguardia senza che ciò possa determinare richieste di compensi per l’interruzione delle prestazioni, per il fermo cantiere, per il mancato utile e per ogni altro onere connesso direttamente o indirettamente, né costituire titolo per eventuali estensioni dei termini contrattuali. Resta ferma la possibilità per Iren di risolvere il contratto, salvo il diritto della stessa di proporre le conseguenti azioni di rivalsa e di risarcimento dei danni.

La documentazione contrattuale prescrive espressamente che le forniture e le prestazioni oggetto dell’appalto siano effettuate in conformità con gli standard sociali minimi in materia di diritti umani e di condizioni di lavoro lungo la catena di fornitura definiti dalle Convezioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, definizione di salario minimo, durata del lavoro, sicurezza sociale, diritti umani, lavoro minorile, lavoro forzato, discriminazione, libertà sindacale e diritto di negoziazione collettiva – e dalla legislazione nazionale, vigente nei Paesi ove si svolgono le fasi della catena di fornitura. Il suddetto impegno contrattuale, dichiarato già in sede di gara attraverso la sottoscrizione di apposita dichiarazione, comporta, in caso di violazioni, l’applicazione di una penale, fatta salva la facoltà di risolvere il contratto.

Il monitoraggio e la verifica dell’adempimento di quanto previsto nei contratti, sia sugli aspetti ambientali sia sociali e di sicurezza, in sede di esecuzione dei lavori, sono sotto il controllo delle Direzioni Lavori del Gruppo. Il controllo avviene su due livelli:

  • il primo è di tipo documentale e prevede la verifica della coerenza ed esistenza di tutti i documenti dichiarati in sede contrattuale;
  • il secondo è, invece, il monitoraggio direttamente sul luogo di esecuzione dei lavori, da parte dei Direttori Lavori delle Business Unit e dagli assistenti di cantiere, del rispetto delle norme e delle leggi vigenti da parte dei lavoratori in appalto che operano all’interno del cantiere.

I fornitori qualificati e aggiudicatari di un appalto sono sottoposti a una valutazione a cura delle funzioni interne che gestiscono i contratti e verificano direttamente il comportamento del fornitore in sede esecutiva. Tale valutazione genera un punteggio che va a integrare il punteggio di qualificazione. Eventuali ripetuti esiti negativi o gravi inadempimenti nell’esecuzione della prestazione, segnalati alla Direzione Approvvigionamenti, Logistica e Servizi, comportano la sospensione e successiva esclusione dall’Albo Fornitori per un periodo stabilito.

Nel 2021 sono stati verificati complessivamente 1.323 fornitori, di cui 1.090 qualificati.